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Papi e Chiesa di Stato

 
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Hiei
Guerriero Nero
FF Sacrificed


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MessaggioInviato: 24 Ago. 2005, 10:35    Oggetto: Rispondi citando

Vaticano/ Ratzinger chiede l'immunità a Bush

Da http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/papaccusatoprocesso.html

Mentre la GMG a Colonia entra nel vivo, qualche nuvole si addensa minacciosa
sul capo di Papa Ratzinger: l'associazione radicale Anticlericale.net ha
organizzato una conferenza stampa, presso la sede del Partito Radicale per
fare il punto sullo stato del processo in corso negli Stati Uniti che vede
coinvolto in prima persona Joseph Ratzinger.

Il Papa è imputato per fatti legati allo scandalo dei preti pedofili, che
hanno avuto luogo quando ricopriva l'incarico di Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede.

In quanto "capo di stato in carica", l'attuale Papa Benedetto XVI, ha
avanzato richiesta formale d'immunità al Presidente degli Stati Uniti, che
non ha ancora reso nota la sua decisione.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l'avvocato David Shea, avvocato di
Houston che ha denunciato in sede civile il cardinale Joseph Ratzinger
davanti alla Corte distrettuale del sud del Texas per la copertura data ai
membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto su minori,
Maurizio Turco, Segretario di Anticlericale.net (e-club radicale non
violento) ed ex deputato, Daniele Capezzone, Segretario di Radicali
Italiani, Marco Cappato, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni e Rita
Bernardini, Tesoriera di Radicali Italiani. A Maurizio Turco Affari ha
chiesto che cosa sta succedendo.

Ecco l'intervista

Dal Texas giunge notizia dell'iscrizione di Papa Ratzinger nel registro
degli indagati in un processo per pedofilia. Come sono andati i fatti?
"Questo è un caso in sede civile in cui è stato denunciato Ratzinger per una
lettera del 2001 nella quale ribadiva il contenuto della Instructio de modo
procedendi in causis sollicitationis del 1962... (documento inviato a tutti
i vescovi e desecretato di recente, in cui il Vaticano ordinava che un
minore qualora avesse dichiarato al suo vescovo di un abuso sessuale da
parte di un sacerdote avrebbe dovuto giurare il segreto perpetuo, sotto
eventuale pena di scomunica. Ed eventuali documenti comprovanti scandali di
questo genere commessi da sacerdoti avrebbero dovuto essere tenuto in un
archivio segreto, N.d.R.)

La Instructio è opera di Giovanni XXII, vero?
"Sì. Diciamo del Cardinale Ottaviani, per mettere le cose in chiaro, così
come la lettera del 2001 (lettera confidenziale che l'allora Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, oggi Papa
Benedetto XVI, ribadiva il diritto della Chiesa non solo di rivendicare a sé
la competenza giurisdizionale nei casi di abusi su minori da parte di
esponenti religiosi, ma di svolgere le indagini e conservare le prove
acquisite nel più assoluto segreto, fino al decorrere di dieci anni dal
compimento della maggiore età della vittima. "Casi di questo tipo - conclude
la lettera - sono soggetti al segreto pontificio", N.d.R.) non è di
Giovanni Paolo II, ma di Ratzinger. A detta di Daniel Shea, l'avvocato che
oltretutto è teologo, ex seminarista, e che ha conoscenze interne alla
struttura, ritiene che Ratzinger in quel momento abbia agito al di fuori dei
poteri propri del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
per innalzare i tempi della prescrizione. In questo modo ha impedito alla
giurisdizione americana di intervenire in sede penale: difatti, tutti questi
processi sono in sede civile perché sono andati in prescrizione i tempi
dell'azione penale, e questa lettera del 2001, in pieno caos americano, ha
spostato avanti - da 16 a 18 di due anni - l'età in cui per la Chiesa
Cattolica si diventa maggiorenni anche negli Stati Uniti, e prolungato i
termini per la prescrizione da 5 a 10 anni, guadagnando vantaggio sui
termini della prescrizione in uso negli States. Per questo Ratzinger è stato
denunciato come "individuo", non come Prefetto, ma come individuo per aver
dato quelle disposizioni, e in quanto tale nel processo vi è rappresentato.
C'è insomma un imputato che si chiama Joseph Ratzinger e che è presente
davanti alla giustizia americana a titolo individuale".

E quindi?
"Questa cosa non è stata contestata dal Vaticano, che ha solo dichiarato che
avrebbe chiesto l'immunità diplomatica per il Papa in quanto Capo di Stato.
Ma c'è da sottolineare che al momento in cui è stato commesso il reato
Ratzinger non era capo di stato, c'è da sottolineare che è stato denunciato
a titolo individuale, non come prefetto della Congregazione per la Dottrina
della Fede, e comunque il giudice ha accettato questo stop chiesto dagli
avvocati di Ratzinger per la richiesta dell'immunità, ma chiedendo loro un
"rapporto" mensile sull'avanzamento dei lavori. Nel senso che l'immunità al
capo di stato in America può essere concessa solo dal Presidente. E' Bush
che deve dire al magistrato: 'Fermi tutti, il signor Ratzinger gode
dell'immunità in quanto Capo di Stato'. Già per due volte - sono passati
circa 75 giorni - Bush non ha risposto a questa richiesta. A fine Agosto ci
sarà un'altra udienza nella quale gli avvocati di Ratzinger dovranno
presentare il terzo rapporto mensile, e in quella sede l'avvocato Shea
chiederà che si proceda comunque, visto che la pendenza del parere di Bush
non è indispensabile, si può comunque procedere".

Dunque si è fermi a livello procedurale?
"E' tutta una questione aperta, ma il dato di fatto è che nel silenzio, da
sei mesi, Ratzinger si trova iscritto come, diciamo così, imputato in un
processo civile negli Stati Uniti".

Se il Papa dovesse essere condannato, che cosa accadrebbe?
"E' un processo civile, non è penale."


E finora che richieste di risarcimento sono state avanzate?
"Su questo processo nessuna. Intanto è stato accertato e accettato dal
giudice che ci possa essere richiesta di risarcimento nei suoi confronti.
Ancora alla fase della richiesta dei risarcimenti non ci siamo arrivati,
siamo nella fase della 'costituzione' dell'imputato per iniziare il
processo. Che in quanto civile ha un altro significato, chiaramente: anche
noi, dovendo chiedere qualcosa non chiederemmo di arrestare Ratzinger,
questo è chiaro. Sicuramente, come cose urgentissime chiediamo il ritiro di
queste disposizioni e la trasparenza su quello che è accaduto perché,
ricordiamoci, quei 4.000 preti riconosciuti dalla Conferenza epi****le
americana come colpevoli di aver commesso delle violenze sessuali
soprattutto nei confronti di minorenni sono 4.000 che siedono sui banchi
della giustizia civile".

Cioè?
"In altre parole, non c'è stato un prete denunciato dalle autorità
ecclesiastiche alla giustizia civile, hanno praticamente preso quello che è
stato già accertato e l'hanno dato come buono senza dire però qual è stata
l'attività a partire dal '62, tutti i dossier che loro hanno e che ancora
non sono di dominio pubblico. Quindi noi vorremmo un po' di trasparenza su
questo sapendo comunque che, a prescindere da questi documenti la causa
prima delle deviazioni e sofferenze sessuali è la sessuofobia, la politica
vaticana sul sesso".

Quindi voi chiedete anche una revisione della morale sessuale cattolica?
"La denunciamo questa politica. Così come denunciamo la politica
proibizionista perché arricchisce i narcotrafficanti, la politica
sessuofobica è causa di disastri e non di felicità. Noi pensiamo che la
risposta sia libertà sessuale e di coscienza, libertà dell'individuo".

_________________
"Non c'e' schiavo piu' stupido
di quello a cui si debbono mostrare le catene che lo imprigionano perche' divenga consapevole del suo stato"




Dire "non mi interesso di politica" è come dire "non mi interesso di sesso" mentre ti stanno inculando

SI VIS PACE PARA BELLUM, SI VIS BELLUM PARA CULUM
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Akito
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MessaggioInviato: 24 Ago. 2005, 17:27    Oggetto: Rispondi citando

mh, beh allora è non proprio un fake giàggià


comunque:

Akito ha scritto:
che ne dite di cambiare nome a questo topic, in modo da renderlo più generico per postarci tutto ciò che riguarda la chiesa?


opperché non mi cagate proprio mai mai mai? ()

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MessaggioInviato: 02 Set. 2005, 21:48    Oggetto: Rispondi citando

Akito ha scritto:
che ne dite di cambiare nome a questo topic, in modo da renderlo più generico per postarci tutto ciò che riguarda la chiesa?


Detto fatto.

Ecco un esempio indecente di incesto e di valori familiari immorali contenuto nella "sacra" Bibbia.

GENESI 19

E la maggiore disse alla minore: «Nostro padre è vecchio e sulla terra non c'è restato nessun uomo che possa accostarsi a noi, secondo l'uso di tutto il mondo.

Vieni ubriachiamolo col vino e dormiamo con lui, affinché possiamo serbare la discendenza del nostro padre».

Quella notte stessa dettero da bere del vino al loro padre, il quale non se ne accorse, né quando la figlia si pose a letto, né quando si levò.

Il giorno dopo la maggiore disse alla minore: «Ecco, la notte passata ci dormii io col babbo; diamogli da bere del vino anche questa notte, e ci dormirai tu con lui, per serbare la discendenza del nostro padre».

Così anche quella notte dettero da bere del vino al padre loro, col quale andò a dormire la figlia minore. Ed esso neppure allora se ne accorse, né quando quella si pose a giacere, né quando si levò.

Così le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre.


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MessaggioInviato: 02 Set. 2005, 22:34    Oggetto: Rispondi citando

Figo.
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quanto mi manca tutto questo...
e anche questo



OLIOLIOOOOOOOOOOO!!!
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MessaggioInviato: 02 Set. 2005, 23:10    Oggetto: Rispondi citando

la sapevo già

cmq il vecchio testamento nn fa testo con la Chiesa, ma solo il nuovo e ciò che è coerente col nuovo...

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MessaggioInviato: 03 Set. 2005, 00:56    Oggetto: Rispondi citando

Lot re di Britannia?
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MessaggioInviato: 03 Set. 2005, 15:41    Oggetto: Rispondi citando



nn quel Lot, un Lot decisamente + vekkio ( fa conto che potrebbe essere il padre di Matusalemme )

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Akito
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MessaggioInviato: 04 Set. 2005, 23:19    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Il Vaticano studia il test antigay per i futuri preti


La Santa Sede starebbe per pubblicare una direttiva che vieta agli
omosessuali
di diventare sacerdoti. Il documento è in lavorazione dal 2002


Elena Jemmallo


A dispetto di ogni statistica che da anni lancia l'allarme di crisi
vocazionali
per i sacerdoti, il Vaticano si appresterebbe a fare una nuova stretta
sugli
aspiranti-preti che chiedono di entrare in seminario. I gay restino
fuori. Messa
nero su bianco (ma non ancora pubblicata) è il succo della nuova
direttiva a cui
sta lavorando la Congregazione per l'educazione cattolica,
l'organismo che si
occupa della formazione nei seminari e negli istituti di studio
cattolici.

La notizia, pubblicata ieri sull'edizione domenicale del britannico
The
Observer, è di quelle che promette di far discutere molto
l'opinione pubblica.
Ma, a dire il vero, non è la prima volta che il Vaticano affronta
l'argomento.
Il famoso documento è sul tavolo della Congregazione già dal 2002, ma
secondo il
quotidiano inglese la pubblicazione sarebbe ormai imminente. Anzi, la
firma
definitiva sarebbe dovuta arrivare a inizio agosto, poi posticipata per
non
sollevare polemiche sulla Chiesa proprio alla vigilia dell'incontro
di Papa
Benedetto XVI con i giovani a Colonia.

Il contenuto del documento, sempre secondo le informazioni raccolte
dalla stampa
britannica, sarebbe infatti sicuramente rivoluzionario. Da un semplice
«sconsigliare» ai gay di intraprendere la vita ecclesiastica, si
passerebbe a
una vera e propria proibizione più esplicita. Il Vaticano chiuderebbe
quindi le
porte dei seminari agli omosessuali. Finora gli orientamenti sessuali
degli
aspiranti preti non erano stati considerati un problema per via del
voto di
castità che fanno i sacerdoti cattolici, he siano essi di tendenze
etero o
omosessuali.

Secondo il giornale le nuove direttive farebbero parte delle
contromisure
adottate dal Vaticano dopo la scandalo degli abusi sessuali emerso
nella chiesa
americana tre anni fa. «Studi dimostrano - scrive l'Observer - che
una
significativa percentuale degli uomini che entrano nei seminari per
diventare
preti potrebbe avere tendenze omosessuali. Per decenni, inoltre,
sarebbero stati
accolti e ordinati preti gay. A questo si aggiungono poi i diversi casi
di abusi
compiuti da esponenti del clero, scandali in cui spesso non si è
trattato di
pedofilia ma di omosessualità.

Tuttavia il documento secondo alcuni osservatori vaticani sarebbe
ancora in alto
mare. Diverse le questioni morali che potrebbero essere sollevate da un
divieto
di questo genere. Non ultima quella di discriminazione nei confronti di
chi, pur
avendo tendenze omosessuali, conduce una vita casta e a cui questo
documento
precluderebbe a scatola chiusa la strada del sacerdozio. È anche
l'Observer
stesso a scrivere che alla Congregazione per l'educazione cattolica
abbiano seri
dubbi sulla direttiva, come dimostra il fatto che dal 2002 a oggi ne
siano già
state scritte e poi gettate via tre differenti bozze.



http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=24815


Questo l'articolo di domenica 28 dell'Observer a cui Elena
Jemmallo fa
riferimento:
http://observer.guardian.co.uk/international/story/0,6903,1558063,00.html


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MessaggioInviato: 09 Set. 2005, 21:54    Oggetto: Rispondi citando

A quando un test antipedofili per futuri preti?,che sarebbe più utile

Per chi non lo conoscesse http://www.eretico.com opinioni e altro sulla religione cristiana

Questa non potevo non postarla:

La birra è meglio di Gesù

I dieci motivi per cui la birra è meglio di Gesù/Dio:

1. Se hai dedicato la tua vita alla birra, ci sono gruppi che ti aiutano a fermarti.

2. Puoi provare l'esistenza della birra.

3. Ci sono leggi che dicono che le etichette della birra non possono mentirti.

4. Non devi aspettare 2.000 anni per una seconda birra.

5. Nessuno è mai stato messo al rogo, impiccato o torturato a morte per la sua marca di birra.

6. Quando hai la birra, non vai in giro bussando alle porte della gente per darla via.

7. Nessuno impone la birra a chi la pensa diversamente.

8. La birra non ha mai provocato una guerra.

9. La birra non ti dice come fare sesso.

10. Nessuno ti ucciderà per non bere birra.

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MessaggioInviato: 15 Set. 2005, 11:39    Oggetto: Rispondi citando

lol

il cannocchiale ha scritto:

Culetti e rinoceronti


Non sono il candidato cattolico a diventare presidente. Sono il candidato del partito democratico alla presidenza, al quale è anche capitato di essere cattolico.
(John Fitzgerald Kennedy)


Ci risiamo! Non appena un politico suona, anche se con discrezione, il campanello delle libertà civili, i cani da guardia dell’ortodossia vaticana, vittime del riflesso di Pavlov, iniziano a sbavare e abbaiare. Questa volta è toccata al PACS (Patto Civile di Solidarietà) e a Prodi, cattolico adulto, e a Fini, politico adulto. Insomma, se dimostri di essere adulto e rifiuti il masochistico “non lo fo per piacer mioâ€, devi passare sotto le Forche Caudine de L’Osservatore Romano e dell’Avvenire, mentre i cattolici ancora impuberi e i politici con un ritardo dello sviluppo ti coprono di insulti, lazzi e frizzi.

La preoccupazione dominante in questo paese, dove i navigatori, gli eroi e i poeti sono in cassa integrazione, ma i santi fanno il doppio lavoro, sembra essere quella di non offendere la sensibilità dei cattolici, cosa che risulta essere più che difficile, impossibile. La coscienza dei cattolici è come la pelle del culetto di un bebé:basta uno sguardo, o un sospiro, che arrossisce e si copre di eczemi atopici. La coscienza di agnostici, atei, deisti, panteisti, animisti, radicali, cattolici adulti e vaccinati, dubbiosi in attesa di pre-giudizio (speriamo che attribuire una coscienza a questa varia umanità non offenda la sensibilità dei cattolici senza se e senza ma) è considerata, dai cattolici senza congiunzioni, come la pelle del rinoceronte di Dürer e corazzata come la poltrona di Fazio.

I calci, gli urti e gli spintoni che il rinoceronte deve sopportare, per non urtare la loro huismaniana sensibilità, sono all’ordine del giorno: non può riprodursi artificialmente, non può abortire con tutti i metodi che la medicina offre, non può fare un testamento biologico decente (e allo stato attuale, nemmeno indecente), non può accorciare di qualche giorno la sua agonia, non può entrare in un tribunale, o scuola, o altro pubblico ufficio, senza averl’impressione di essere entrato in una sagrestia, non può accendere il televisore senza credere di essere in un seminario salesiano. Tutto questo deve sopportare pazientemente il laico pachiderma, senza che il WWF invochi per lui un'oasinaturalistica dove estinguersi in pace e tranquillità. Ma se due rinoceronti gay (non se ne abbiano a male i gay e nemmeno i rinoceronti…o i cowboy) vorrebbero una tutela delle coppie non sposate, L’Osservatore romano, prima manganella robustamente i politici conniventi, poi manda le prefiche a piangere per l’affronto subito, la sensibilità offesa e per l’attentato al matrimonio indissolubile dal quale si esce solo con i piedi in avanti.


Da: http://calibano.ilcannocchiale.it/

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MessaggioInviato: 17 Set. 2005, 20:38    Oggetto: Rispondi citando

DISINTOSSICARSI DALL'AUTOINGANNO

di John Kaminski

"Se si basa la propria vita appoggiandosi ad una menzogna disperata, e si cerca di mettere in pratica quella menzogna, ci si sta adoperando per la propria distruzione."
Ernest Becker - "Il Rifiuto della Morte"

E' come negare le merendine ad un bambino. Le merendine non gli fanno bene, ma gli ci vorranno molti anni e molta esperienza per comprendere che gli avete fatto un favore. Nel frattempo frignerà che siete cattivi e che avete commesso una bella ingiustizia. Ma quando si ritroverà adulto e in forma, proprio per quello che gli avete tolto di bocca, potrebbe sviluppare il giudizio e la saggezza sufficienti a dirvi grazie. E comunque vada, ci avrà guadagnato in salute.

Lo stesso succede con le credenze. Se credete nella magia, se credete che una qualche frase particolare vi proteggerà dai pericoli in ogni situazione, e che addirittura vi renderà immuni alla morte, allora è gioco-forza che non riusciate a percepire l'autentica realtà del mondo sotto i vostri occhi: che tutte le cose devono finire, anche se qualche nostro vago tratto potrà perpetuarsi nella nostra discendenza.

Se ci riflettete, è un sistema meraviglioso, ed è quello che regola tutte le cose viventi dell'universo conosciuto. E tutte le cose viventi ne sono più che soddisfatte - in effetti, fioriscono nella loro vitale letizia proprio a causa di esso - tutte tranne una. Noi.

Gli umani, di solito molto percettivi in ogni aspetto delle loro complesse esistenze, si ritrovano privi di punti di riferimento quando si arriva ad un certo argomento - la morte. Si dice spesso che l'istinto sia più forte della ragione, e nel regno delle umane imprese nessuna spicca di più delle strategie buffamente creative che gli umani hanno sviluppato per fingere di non dover morire davvero.

La seconda più importante caratteristica degli umani, dopo l'istinto di sopravvivenza, è l'impulso alla prosperità e alla sicurezza, quindi non dovrebbe sorprenderci se, sin dall'inizio della nostra storia, persone intuitive e intraprendenti, avendo individuato il bisogno universale che abbiamo di negare la nostra morte, ben presto svilupparono e diffusero prodotti che soddisfacessero la generale esigenza di mitigare quella paura. Tutte le culture note all'uomo hanno lasciato tracce significative di tale commercio spirituale.

La questione la conoscete. Possiamo vivere la vita accettando che dopo non c'è nulla? O dobbiamo auto-ingannarci e inventarci, col potere della nostra infinita immaginazione, una via d'uscita attraverso il muro avvilente della nostra mortalità? Be', sapete la risposta: la specie umana ha chiaramente optato per la speranza indimostrabile. Ma qual è il prezzo di questo volontario auto-inganno?

Non sto cercando di sminuire i molti millenni di onesti tentativi, da parte di persone sincere, di elaborare insegnamenti necessari per una sana esistenza nella forma di norme pratiche di comportamento che contribuissero alla causa dell'armonia [sociale e spirituale] e fornissero percorsi utili alla serenità della mente. Ma data la natura del nostro disagio, del terrore della morte che tutti abbiamo e che bisogna reprimere per nostra tranquillità, è facile capire come coloro che controllano queste formule arcane di felicità possano essere tentati di sfruttarle per i loro fini egoistici. E' la tentazione del potere, e non c'è bisogno di spiegarvi cosa sia.

Per di più, dato che l'importanza di questo problema è la più rilevante nelle nostre esistenze, l'efficacia della soluzione è molto più importante della sua legittimazione materiale, e questo ci pone, come ci insegna la storia, in una situazione matura da sfruttare.

E infine, c'è la piccola questione della fattuale conoscenza dei segreti dell'universo. La affidiamo alla giurisdizione dei sacerdoti, e li paghiamo perché ci rendano felici, perché s’inventino una storia che rimetta insieme tutti quei fili sospesi e oscuri cui preferiamo non pensare. Eppure, che succederebbe se queste credenze ci procurassero danni di cui non siamo consapevoli? Anche se ci rassicurano con ingenui racconti che spiegano il mondo magicamente, riusciamo veramente a comprendere cosa comportano le idee di comunione e resurrezione per il nostro modo di rapportarci col prossimo e col mondo? Se la logica viene fagocitata dalla credenza religiosa, qual’è il pericolo?

Per prima cosa dobbiamo comprendere come pensano le persone.

Ci sono prove convincenti che in realtà le culture antiche praticassero religioni molto più pragmatiche di quanto faccia la società contemporanea. Si erano sviluppate attraverso l'osservazione del cielo. Per quel che riguarda il giorno, era ovvio che tutta la vita dipendesse dalle proprietà benefiche del Sole. E durante la notte, carica di angoscia, gli umani studiavano le stelle in cerca di indizi utili alla sopravvivenza, e proiettavano i loro pensieri su questi fenomeni naturali. Sono questi due i fondamenti di tutte le religioni esistenti, secondo Acharya S. (1)

Com’è che pensa la gente? Antropomorfizzando tutto. E' così che impariamo a comprendere le cose. Parliamo con le piante e gli animali di peluche. Diamo loro dei nomi. E' sempre stato così coi fenomeni che ci circondano. Da Amon Ra, che tanti secoli fa conduceva il suo vascello celeste attraverso il firmamento, all'Orsa Maggiore che guardiamo ogni notte.

Il Sole divenne Krishna. La luna Inanna. Il loro tramonto e il loro occultamento diede origine a nuovi dèi che rinascevano ogni giorno, o mese, o anno. Avevano molti nomi, a seconda del luogo. Osiride. Tammuz. Orfeo. Mithra. Milioni di nomi. Millenni che passano. E un giorno, trascorsi migliaia di anni di guerra e pace, percosse e carezze, di culture che sorgono e scompaiono, improvvisamente, in seguito ad un conclave romano di agitatori e tarantolati locali, il nome ufficialmente riconosciuto della divinità divenne Gesù.

Ed era ancora il Sole, e i suoi discepoli erano le stelle (in effetti i dodici segni dello Zodiaco).

O almeno è quello che afferma Acharya, e io le credo. Perché? Perché è logico. Perché si tratta di vicende storiche concrete. Sebbene si tratti comunque di un mito, è empirico invece che affabulatorio, è una spiegazione causale, non il gioco di prestigio di un qualche uomo misterioso sbucato fuori un bel giorno proclamando di essere Dio, davanti a gente che trascrisse il tutto e lo stipò in un libro chiamato Bibbia.

Questa era la versione abbreviata. Quella integrale consiste in duemila anni di sapere rimosso, occultato semplicemente perché non si accorda con la propaganda che le religioni organizzate producono per attirare i fedeli e renderli dipendenti dalla loro particolare interpretazione di eventi cosmici e fatti della vita. Ma quella spiegazione, maggiormente scientifica, è sempre stata presente, e le persone raziocinanti che non si fanno accecare dalla loro stessa paura, né intimorire dalle guide spirituali cui si sono sottomesse, ne sono state sempre a conoscenza.

E Acharya S. ha raccolto quella conoscenza e l'ha rilegata in modo limpido e logico in due volumi enciclopedici di straordinario spessore culturale. Sono intitolati "The Christ Conspiracy: The Greatest Story Ever Sold" (1999) ["Il Complotto del Cristo: La Storia più Grande Mai Gabellata"] e "Suns of God: Krishna, Buddha and Christ Unveiled" (2004) ["I Soli di Dio: Krishna, Buddha e Cristo Svelati"] (2). Entrambi sono pubblicati dalla Adventure Unlimited Press: http://www.adventuresunlimitedpress.com/

Date un'occhiata al mondo di oggi. Guerre senza fine, l'odio che si diffonde come una peste, innumerevoli governi che ci mentono dicendoci che le cose stanno in un certo modo, mentre noi sospettiamo che non sia affatto vero. Dovremmo dare ascolto alla nostra stessa voce, piuttosto che alle compiaciute dichiarazioni di figure "autorevoli". Come possiamo riuscirci? Facciamo un'ipotesi azzardata.

Qui non si tratta di privarvi del vostro Dio. Solo un imbecille sosterrebbe che gli uomini hanno creato il sole, le orbite planetarie e i neonati che sbavano. Qui si tratta di analizzare la terminologia che usate per spiegare il vostro modo di vedere la vostra vita e l'universo. Ma soprattutto si tratta delle menzogne che ci sono state dette affinché accettassimo le nostre catene mentali, mentre coloro che ci controllano - i nostri predicatori, sacerdoti, rabbini, mullah, lama e altri "santi" uomini assortiti - rinfocolano la paura, istigano alla carneficina, e traggono lauti profitti dalle madornali menzogne che spacciano da santo vangelo.

Se sono stato brusco, è perché mi serve la vostra attenzione. Il futuro della società umana dipende dal fatto che capiate quello che leggete in questo momento, e questo è addirittura un eufemismo.

Per la nostra mente di occidentali cristianizzati la cosa più stupefacente che Acharya S. prova oltre ogni dubbio nei suoi due studi ponderosi è che la riveritissima personalità di nome Gesù Cristo è in tutto e per tutto un personaggio di fantasia, e che il Cristianesimo non possiede fondamenti, se non quelli che ha rubato - prendendoli di sana pianta da miti e tradizioni pagane - a molte delle più antiche religioni del mondo.

Come lo prova?

• Parlandovi dei tanti "salvatori" esistiti prima dell'invenzione di Gesù, molti dei quali erano nati agli ultimi di dicembre da madri vergini, ed erano di origine divina, molti dei quali operarono miracoli, furono chiamati "Salvatore" o "Redentore", e furono crocifissi; tutte le leggende che li riguardano contengono elementi che più tardi vennero plagiati da plutocrati romani senza scrupoli, quando si aggregarono per fabbricare il mito di Gesù, un mezzo per usurpare e fondere insieme le fedi preesistenti, e tenere così sotto controllo masse culturalmente disparate e potenzialmente sediziose.

• Analizzando le testimonianze di autori conosciuti di quel tempo antico, con lo studio pluridecennale delle opere di storici scettici che hanno investigato su questa montatura per secoli, e constatando che praticamente nessuno di questi antichi storiografi menziona Cristo o i Cristiani, ad eccezione delle opere di un gruppetto particolare, e un'analisi più approfondita rivela che queste opere sono state manipolate, o create ex novo, a vantaggio dei politici scaltri che avevano creato lo strumento di controllo mentale più potente che la cultura umana abbia mai conosciuto.

• E fornendo un profilo preciso e particolareggiato dell'effettiva evoluzione di questo mito religioso, spiegando chiaramente come tutti i messia siano semplici rappresentazioni antropomorfiche del Sole, e che tutti i personaggi mitologici di contorno, specialmente se descritti come gruppi di 12, sono solo figure proiettate sulle stelle.

E' questo, non la demitizzazione di Gesù, il torreggiante valore del libro, e fa di Acharya, secondo il mio onesto parere, il filosofo religioso più eminente del nostro tempo, semplicemente perché ella si sbarazza del ciarpame dei baciapile e si dedica direttamente ed empiricamente ai fatti.

Di più, in quest'epoca di disinformazione deliberata e di controllo mentale di massa, le opere di Acharya forniscono a chi cerca di inoltrarsi col pensiero nella natura della condizione umana un sunto sconvolgente delle malefatte e dei deliberati inganni clericali, perché è questo che la religione è in realtà: uno spettacolo di magia che sfrutta il bisogno che la gente ha di risposte a domande senza risposta.

La sua opera ci fornisce così strumenti essenziali per aiutarci a capire come mai restiamo impotenti di fronte all'assalto di mass media grossolani che continuano a dirci cose che noi riconosciamo come false. La chiesa ha sin dall'inizio modellato questo stato di cose ricorrendo alle minacce e alla violenza, costringendoci a credere nel profondo del nostro cuore cose che non sono mai state vere.
Ma è l'argomento Gesù ad avere la massima attenzione.

O, come la mette Acharya, "...non esiste alcuna prova della storicità del fondatore del Cristianesimo, dato che i primi adepti cristiani erano o integralmente creduli o incredibilmente truffaldini, e che le incessanti accuse di frode costrinsero questi 'difensori della fede' a riconoscere che il Cristianesimo era una rimasticatura di religioni più antiche.

" Cominciamo con figure leggendarie molto più antiche i cui attributi ricordano in maniera inquietante la leggenda, molto più recente, nota come Gesù Cristo.

"La vicenda di Gesù incorporò elementi delle gesta di altre divinità esistenti in quest'ampia area del mondo antico, inclusi molti dei seguenti salvatori del mondo, molti dei quali, se non tutti, plagiati nel mito cristiano," scrive Acharya.

La lista, che ho condensato data la sua notevole lunghezza, comprende:

• Adad e Marduk in Assiria.

• Adone, Asclepio, Apollo, Dioniso, Eracle e Zeus in Grecia.

• Alcide di Tebe, redentore divino nato da una vergine intorno al 1200 A.C.

• Attis in Frigia.

• Baal o Bel in Babilonia e Fenicia.

• Buddha e Krishna in India.

• Ermes in Egitto e Grecia.

• Hesus tra i druidi.

• Horus [o Horo], Osiride e Serapide in Egitto.

• Indra in Tibet e India.

• Yü in Cina

• Issa in Arabia, nato dalla Vergine Maria nel 400 A.C.

• Iuppiter/Giove a Roma.

• Mithra in Persia e India.

• Odino/Wodin/Woden/Wotan in Scandinavia.

• Prometeo nel Caucaso e in Grecia.

• Quetzalcoatl in Messico.

• Salivahana nell'India meridionale, "che era un bambino divino, nato da una vergine, e figlio di un falegname."

• Tammuz in Siria, il dio salvatore adorato a Gerusalemme.

• Thor tra i Galli.

• Zoroastro in Persia.

Attis di Frigia nacque il 25 dicembre dalla vergine Nana, e fu considerato il salvatore che viene ucciso per la salvezza dell'umanità. Il suo corpo, nella specie del pane, veniva consumato dai suoi adoratori. Venne crocifisso a un albero, discese nel mondo infero e resuscitava ogni anno il 25 marzo come "dio altissimo", molti secoli prima che il Cristianesimo venisse concepito.

Buddha nacque il 25 dicembre dalla vergine Maya, e la sua nascita fu accompagnata da una stella, da sapienti e angeli. Fu battezzato nell'acqua in presenza dello spirito santo. Resuscitò e farà ritorno negli "ultimi giorni" per giudicare tutti gli uomini. Le sue leggende risalgono a più di mille anni prima di Cristo.

Il dio greco del vino era in effetti un salvatore (come vi confermerà ogni bevitore). Dioniso, nato da una vergine, che procedeva in corteo trionfale in groppa a un asino, è considerato da alcuni studiosi come il prototipo di Cristo.

Il modello autentico di tutti i salvatori, secondo Acharya, fu il dio egizio Osiride. Come dice Barbara Walker, nella sua "The Women's Encyclopedia of Myths and Secrets" (Harpers, 1983):

"Di tutti gli dèi salvifici adorati all'inizio dell'era cristiana, Osiride è quello che più di altri potrebbe aver fornito i dettagli per la figura in divenire di Cristo. Già molto antico in Egitto, Osiride venne identificato con quasi tutti gli altri dèi egizi, e si era avviato a inglobarli tutti. Aveva come minimo 200 nomi divini. Era chiamato Signore dei Signori, Re dei Re, Dio degli Dèi. Egli era la Resurrezione e la Vita, il Buon Pastore, Eternità e Immortalità, "il dio che fece nascere di nuovo uomini e donne." (Sir Wallis) Budge (già massimo tra gli egittologi) dice: "Per tutti gli egizi, dal primo all'ultimo, Osiride era l'uomo-dio che soffriva, moriva e risorgeva, e regnava in cielo per l'eternità. Credevano che avrebbero ereditato la vita eterna, proprio come aveva fatto lui..."

Alcuni affermano che la vita di Osiride possa risalire fino a 22.000 anni fa. Scrive Acharya:

"Come esclama con candore il Col. James Churchward, 'Gli insegnamenti di Cristo e Osiride sono straordinariamente simili. Alcuni passaggi sono identici, parola per parola.'"

Acharya opera anche un esaustivo esame comparativo degli elementi relativi a Krishna e Mithra, così come a Prometeo, Quetzalcoatl e Serapide. Il lettore comincia a rendersi conto che tutte queste storie sono in realtà una sola. La conclusione?

E' evidente che Gesù Cristo è un personaggio mitologico originato da svariati e ubiquitari uomini-dèi e salvatori universali che erano parte del mondo antico migliaia di anni prima dell'era cristiana.

Una volta che avrete capito questo, dovrete prepararvi all'assalto da parte dei veri credenti, i quali, se accennerete a Gesù come ad un personaggio di fantasia, vi salteranno addosso con tutte le armi verbali che hanno mandato a memoria nel corso delle loro esistenze fuorviate e indottrinate.

La Bibbia non è un documento storico affidabile. E' un'opera di propaganda politica e filosofica, concepita per l'inganno e il controllo, per approfittare del bisogno che la gente ha di risposte a domande che in realtà di risposte non ne hanno, per quel che riguarda la percezione umana.

Spesso i cristiani fondamentalisti cercano di citare fonti storiografiche classiche per sostenere la loro incrollabile certezza che Gesù sia risorto e che (secondo George Bush e i neocon) tornerà un giorno per spazzare via Gerusalemme e guidare i suoi adepti verso un'amena destinazione celeste.

Questo è probabilmente l'aspetto più notevole del lavoro di Acharya. Ella prende in esame ogni storico conosciuto del periodo, e spiega come mai le affermazioni che i cristiani fanatici attribuiscono a questi storiografi non possano essere accurate.

Con l'ausilio di migliaia di note di autorevoli studiosi di tutti i secoli, Acharya mostra con facilità tutte le revisioni, interpolazioni e falsificazioni che permettono a qualche fedele irriducibile di sostenere che ci siano davvero prove storiche dell'esistenza di Gesù - mentre di fatto non ce n'è nemmeno una.

Nessuno tra i maggiori storici del primo secolo - Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, Svetonio, Dione di Prusa, Livio, Petronio, Plutarco, Seneca e molti altri di cui ci sono rimaste le opere - fece mai menzione del fondatore del cristianesimo.

Sebbene sia vissuto a Gerusalemme nel periodo durante il quale si suppone sia esistito Gesù, il ben noto filosofo ebreo Filone di Alessandria non menziona Cristo o il Cristianesimo nemmeno una volta. Acharya cita lo studioso di religioni John Remsburg, che a proposito di Filone dice:

"Egli era lì quando ebbero luogo la crocifissione, con terremoto a seguire, tenebre sovrannaturali, morti resuscitati e salita al cielo in presenza di molti testimoni oculari. Tutti questi prodigi che, se accaduti davvero, avranno di certo riempito il mondo di stupore, gli erano del tutto sconosciuti. Il Filone viaggiatore navigato, che aveva perorato la causa ebraica a Roma, a cui erano noti Pilato, gli Esseni e i Terapeuti, non menziona tuttavia Gesù o i cristiani nemmeno una volta.

" Come congettura Acharya, "Si penserebbe che se (...) Gesù fosse di colpo apparso nella patria di Filone, durante la vita dello storico, mentre questi era un adulto e in possesso delle sue facoltà, Filone non solo l'avrebbe notato ma avrebbe fatto salti di gioia, e scritto interi volumi sull'evento glorioso, potendo vedere avverate le profezie e le promesse fatte a Israele. Niente di più ovvio del fatto che nulla di tutto ciò accadde durante la vita di Filone."

Ma la maggior parte degli apologisti cristiani non conoscono Filone. Lo storico che utilizzano più spesso per dare corpo alle loro affermazioni sulla reale esistenza storica di Gesù è Giuseppe Flavio. E Acharya dedica uno spazio considerevole alla demolizione di quelle affermazioni.

Giuseppe (37-95 d.C.) (3) è il più famoso storico ebreo del periodo. Scrive Acharya:

"(...) nell'intera opera di Giuseppe, costituita da molti volumi che coprono in dettaglio diversi secoli di storia, non esiste menzione di Paolo o dei cristiani, e ci sono solo due brevi paragrafi che si sostiene siano relativi a Gesù. Malgrado l'intensa utilizzazione di questi 'riferimenti', essi sono stati rifiutati come probabili falsificazioni sia dagli studiosi sia dagli apologeti cristiani. (...) Molti degli studiosi che hanno esaminato la materia ritengono che tale menzione isolata di Gesù nell'intera opera di Giuseppe sia una falsificazione - un'interpolazione - operata secoli dopo da un cristiano senza scrupoli di nome Eusebio di Cesarea."(4)

Nel suo secondo libro, Acharya riferisce l'analisi dell'esperto biblico Dr. Nathaniel Lardner (1684-1768):

"Mattatia, il padre di Giuseppe, doveva essere stato testimone dei miracoli attribuiti a Gesù, e Giuseppe nacque nei due anni successivi alla crocifissione, eppure in tutte le sue opere non dice nulla di nulla su vita e morte di Gesù Cristo; e questo vale anche per il passaggio interpolato, oggi universalmente riconosciuto come una falsificazione."

Ma forse l'episodio più curioso di cui Acharya si occupa riguarda lo storico latino Tacito, il cui stracitato passaggio su Nerone che perseguita i cristiani viene dimostrato falso. Il che ci porta a una vicenda interessante, che caratterizza molto bene la discutibile fabbricazione del mito cristiano.

Sembra che questo particolare brano di Tacito, che visse nel primo secolo dell'era cristiana, non sia noto in letteratura prima del XV secolo, dato che molti studiosi hanno osservato che fino ad allora non veniva citato nemmeno dai più ardenti degli apologeti cristiani. Ma il peggio non è questo.

Forse la quintessenza della contraffazione di una fonte classica, per subdoli fini cristiani, consiste nel famoso passaggio degli "Annali" di Tacito che descrive Nerone che incolpa i cristiani per l'incendio di Roma. Sfortunatamente per la macchina propagandistica della chiesa di Roma, numerosi esperti hanno dedotto che se né Tertulliano né Eusebio né alcun altro padre della chiesa erano a conoscenza di questo passaggio - e l'avrebbero sicuramente menzionato, visto che era chiaramente congeniale alla loro causa - è verosimile che l'intero libro - gli Annali di Tacito, pezzo forte in certe biblioteche classiche - sia un falso del XV secolo, che tratta di un evento del primo secolo per rafforzare l'inesistente consistenza storica della chiesa cristiana. (5)

Ma la storia della vera religione, ah, è tutt'altra e più lieta storia. Acharya cita lo studioso indiano S. B. Roy, dalla sua "Prehistoric Lunar Astronomy":

"Per gli antichi (...) i cieli erano il luogo del mistero e degli dèi. Il cielo - il Dyaus dei Rig Veda - era esso stesso una cosa vivente. Le stelle erano le dimore degli dèi. Le stelle rilucenti in effetti erano esse stesse dèi risplendenti. L'astronomia non era la conoscenza dei corpi celesti, ma degli esseri celesti."

"La conoscenza astronomica e astroteologica risalgono all'alba dell'umanità, si diffondono rapidamente e raggiungono un grande sviluppo nel corso di millenni," scrive Acharya, e dopo un'estesa analisi dell'argomento, conclude:

"I padri della chiesa e altri autori cristiani riconoscevano questa astroteologia e la sua antichità, ma la denigrarono più che poterono. Perché? (...) La conoscenza dell'astroteologia mostrerebbe come la religione dei cristiani sia pagana praticamente in tutti i suoi aspetti più significativi. (...) Il recupero di tale conoscenza non deve essere guardato con angoscia, bensì con gioia."

In sintesi:

La religione cristiana - così come i suoi cugini monoteistici, Giudaismo e Islam - è completamente basata sulle primitive vestigia di un passato avvolto nell'oscurità che di certo molti dei suoi fedeli non comprende adeguatamente, così come senza dubbio non lo comprendono molti nelle sue più alte gerarchie. Queste vestigia sono il cannibalismo e il sacrificio di bambini.

Il collegamento col cannibalismo si può vedere chiaramente nel rito della Santa Comunione, in cui il fedele viene esortato a ingoiare "il corpo di Cristo". Il richiamo al sacrificio di bambini si ha col mito di un "Dio" che si suppone mandi il suo unico figlio nel mondo materiale solo perché venga torturato e assassinato. La cosa mi è sempre sembrata una forma di occulto condizionamento per indottrinare i gonzi, e spingerli così a morire volontariamente, o a mandare i loro figli a morire, per il loro benedetto paese.

Non so se ci siano autori che analizzino sufficientemente le ramificazioni psicologiche di questi due atti simbolicamente barbarici. Quello che so è che miliardi di persone hanno partecipato a questi rituali pazzeschi, e basato la loro esistenza sul loro adempimento. Ed è fin troppo chiaro che il risultato di questo paradigma di fede consiste nell'uccisione insensata di miliardi di persone nel corso dei secoli, uccisione generata dalla fede cieca e feroce in una causa che si suppone santa.

Sebbene gli esempi possibili siano innumerevoli, i due che vengono alla mente per primi sono i secoli di massacri perpetrati in tutto l'Emisfero Occidentale dai conquistadores spagnoli e dai pionieri britannici, che guardavano agli esseri umani di aspetto diverso dal loro come fossero animali passibili di un noncurante sterminio. E adesso ci ritroviamo coi perversi stupri e omicidi di iracheni innocenti da parte di eroi americani, britannici e israeliani intontiti dalle droghe e intossicati dall'uranio impoverito. Diverso concerto, stessa canzone - ogni singola nota deriva direttamente da quella eredità giudaico-cristiana assetata di sangue.

E so anche un'altra cosa importante, al riguardo. Se si vive la propria vita persuasi che la realtà stia in un certo modo, e su questo si basa la propria esistenza, allora la propria vita si conformerà a quello in cui si crede. Io credo che ci sia un rapporto diretto tra la grande menzogna cristiana che sopravviveremo alla morte se faremo quello che ci dicono di fare i preti, e l'onnipresente realtà della violenza nel mondo.

La chiesa vi insegna a credere nell'infallibilità di quello che dicono i suoi capi, e di eseguire i loro ordini senza se e senza ma, altrimenti arrostirete nelle fiamme dell'inferno. La storia dimostra chiaramente che i padri della chiesa, non importa di quale confessione, hanno mentito ignobilmente e causato miliardi di morti inutili. Questa pratica menzognera, bigottamente imitata dai leader di governo - siano re o presidenti - ha trasferito questa autorità sovrannaturale sul piano secolare, e permette ai nostri governanti di condurre i loro popoli imbambolati a infiniti massacri, a causa di quello che quei governanti dicono sia giusto, cioè per quelle che in definitiva risultano ragioni ingannevoli, dato che sono basate su menzogne deliberate. Proprio come con la religione cristiana e i suoi cugini monoteistici.

La volontà della popolazione di credere in queste bugie è collegata direttamente a quello che i suoi sant'uomini le dicono - credi a questo, o soffrirai all'inferno per l'eternità. Si diventa ciò in cui si crede, e questo atteggiamento, generato dalla chiesa cristiana e dalle sue dementi controparti monoteistiche, con le sue clamorose menzogne ingoiate da milioni di ingenui, ha tenuto fede alle altrimenti impotenti minacce delle loro promesse insincere creando l'inferno sulla terra, in modo da convincervi che erano nel giusto.

Questo santo condizionamento mentale non è mai stato tanto scoperto - né più letale - quanto oggi, nell'anno 2005, in cui un presidente americano dispotico che sostiene di parlare con Dio ha ucciso e continua a uccidere centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, con motivazioni che chiunque abbia un minimo di raziocinio riconosce come false.

Le due voluminose e solidamente documentate opere della donna conosciuta col solo nome di Acharya S. - "The Christ Conspiracy" e "The Suns of God" - offrono un primo prezioso passo per molti credenti confusi che sono giunti a più non credere nel linguaggio ipocrita dei loro leader religiosi, disintossicandosi dalla disinformazione e dall'autoinganno con cui la maggior parte di noi è stata bombardata per tutta una vita.

Questa conoscenza è sempre stata presente, ma è stata rimossa dalla macchina propagandistica con cui la religione organizzata, concedendo per secoli la sua corrotta benedizione ai tiranni, ha sempre censurato. L'immagine autentica del nostro fuorviato credente cristiano ha trovato forse la sua espressione migliore nello stesso S. Agostino, tanti e tremendi anni fa, come riporta Acharya S.:

"(...) Uno dei più famosi e rispettati sapienti cristiani era S. Agostino, che 'scommise la salvezza eterna' sulla sua affermazione di aver predicato il vangelo a 'una intera nazione di uomini e donne privi di testa e con gli occhi sul petto’."(6)

***

Nota: Chi è Acharya S. e perché è così difficile da rintracciare? Dipende dalla persecuzione che ha dovuto sopportare a causa della sua opera. Al momento nemmeno il suo editore sa dov'è. E' sparita dalla circolazione dopo numerosi spiacevoli incidenti verificatisi negli ultimi anni, uno dei quali fu il rapimento del figlio, un crimine che ebbe una conclusione positiva dopo un periodo di forte stress che potrebbe aver visto coinvolto un noto guru new age.

Un esempio di contraddizione, Acharya S. è ovviamente il nom de plume di un'archeologa, storica, mitologa e linguista che possiede le doti, il coraggio e l'integrità necessarie alla completa e professionale decostruzione della macchina propagandistica religiosa. Ma parlare con Acharya S. è notevolmente diverso dal leggere i suoi lavori, diverso quanto una metallara motociclista può esserlo da una docente universitaria, il che ha portato qualcuno a chiedersi se la ruvida estremista e la creatrice di tomi profondi e meticolosi che portano il suo nome siano effettivamente la stessa persona.

Nondimeno, i suoi libri accuratamente annotati sono un dono per il profano e lo storico professionista, ed inoltre rappresentano una cruda valutazione delle sfacciate menzogne che la chiesa cristiana ha diffuso riguardo il suo stesso nome. Potete ordinare i libri presso http://www.adventuresunlimitedpress.com/ e saperne di più su Acharya presso http://truthbeknown.com/

Se leggete questi libri, è estremamente difficile che andiate di nuovo in chiesa. E se lo farete, porterete con voi l'eco di questa domanda: cosa vi succede quando scoprite che quello in cui avete creduto nel più profondo del cuore è falso?

Durante tutto questo tempo, nel nome di fittizie formule magiche rubate ad altri e rietichettate con bugie sopra bugie, in miliardi sono stati massacrati, e altri miliardi lo saranno. Aprite gli occhi, per amore del vero Dio, per la bellezza di questo universo che ci dona la vita, che non fa distinzioni tra uomo e bestia, ma ad ogni cosa che respira fa questo dono inestimabile, legato da un solo filo - un filo legato a tutto ciò che vive.

NOTE DEL TRADUTTORE

(1) Questo pseudonimo deriva dall'appellativo sanscrito attribuito a noti maestri e guru indiani. Sull'autrice (o autore) a nome Acharya S., Kaminski si diffonde in una nota finale.

(2) Questi titoli contengono giochi di parole intraducibili tra "The Greatest Story Ever Told" ("La Più Grande Storia Mai Raccontata" film hollywoodiano sulla vita di Cristo) e "The Greatest Story Ever Sold" (sold = venduta, spacciata); "Suns of God" gioca sull'omofonia di sun/son (son of God = figlio di Dio; sun of God=sole di Dio); inoltre il termine "unveiled", in questo contesto, può essere un riferimento (sarcastico?) alla celebre opera della fondatrice della teosofia, M.me Blavatskij, "Isis Unveiled" ("Iside Svelata")

(3) In realtà la morte di Giuseppe Flavio non è stata fissata con precisione: grosso modo si può situare tra il 98 e il 104 dopo Cristo.

(4) Per essere precisi, Eusebio di Cesarea (citato da Kaminski come Vescovo Eusebio [Bishop Eusebius]) è il primo a citare quei brani di Giuseppe Flavio: "Che Origene nel 250 circa non conosca queste interpolazioni, mentre parecchi decenni più tardi esse sono note a Eusebio di Cesarea (...) depone a favore dell'ipotesi secondo la quale l'interpolazione avviene forse nel periodo che intercorre fra Origene ed Eusebio." (cfr. http://www.deiricchi.it/index.php?id=467 )

(5) In realtà esistono forti dubbi sul passo attribuito a Tacito sulle persecuzioni neroniane, ma non mi risulta che venga messa in discussione l'autenticità dell'intero libro, dato anche che ne esistono copie manoscritte risalenti all'XI secolo (cfr. - in inglese - http://www.courses.drew.edu/sp2000/BIBST189.001/Tacitus.html ).

(6) Si tratta di blemmi gastrocefali.

Per chi fosse interessato al "debunking" religioso, sono consigliabili due siti italiani (dove si possono trovare anche ampie bibliografie al riguardo): http://www.deiricchi.it/index.php http://www.nogod.it/index.html

Fonte:www.rense.com/
LinK: http://www.rense.com/general67/detox.htm 3.08.05

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MessaggioInviato: 17 Set. 2005, 21:12    Oggetto: Rispondi citando

mamma mia che articolo lungo

non l'ho letto tutto, ma mi pare di scorgere una certa partecipazione emotiva da parte dell' autore del suddetto


ma non capisco il punto in cui dice:
Citazione:
Sebbene gli esempi possibili siano innumerevoli, i due che vengono alla mente per primi sono i secoli di massacri perpetrati in tutto l'Emisfero Occidentale dai conquistadores spagnoli e dai pionieri britannici, che guardavano agli esseri umani di aspetto diverso dal loro come fossero animali passibili di un noncurante sterminio. E adesso ci ritroviamo coi perversi stupri e omicidi di iracheni innocenti da parte di eroi americani, britannici e israeliani intontiti dalle droghe e intossicati dall'uranio impoverito. Diverso concerto, stessa canzone - ogni singola nota deriva direttamente da quella eredità giudaico-cristiana assetata di sangue.


intende che se conquistadores e pionieri non fossero stati di religione cristiana, non avrebbero commesso le stesse atrocità? stento fortemente a crederlo..



e comunque, Sole Invitto rulez

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MessaggioInviato: 17 Set. 2005, 21:15    Oggetto: Rispondi citando

Suppongo intendesse dire che in entrambi i casi i torturatori sono stati incitati da religiosi che li invitavano a sconfiggere satana. (articolo prossimo a venire, devo finire di copiarlo).
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MessaggioInviato: 18 Set. 2005, 01:27    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Buddha nacque il 25 dicembre dalla vergine Maya, e la sua nascita fu accompagnata da una stella, da sapienti e angeli. Fu battezzato nell'acqua in presenza dello spirito santo. Resuscitò e farà ritorno negli "ultimi giorni" per giudicare tutti gli uomini. Le sue leggende risalgono a più di mille anni prima di Cristo.


Ehm, sinceramente non so come si sia potuta scrivere una simile cazzata ... vabbeh

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MessaggioInviato: 23 Set. 2005, 15:45    Oggetto: Rispondi citando

Come capo di Stato il Pontefice non è processabile
Preti pedofili, Usa non coinvolgono il Papa
Il vice ministro della Giustizia blocca il procedimento contro
Benedetto XVI per il documento «Crimen Sollicitationis»

ROMA - La Corte Distrettuale del Texas non si è ancora pronunciata in
merito alla procedura giudizaria civile presentata contro Papa
Benedetto XVI, accusato di complotto per coprire le molestie sessuali
contro tre ragazzi da parte di un seminarista: ma dopo l'intervento
dell'Amministrazione Bush è assai probabile che la denuncia venga
respinta.

Il vice ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Peter Keisler, ha
infatti bloccato la procedura giudiziaria ricorrendo alla cosiddetta
"suggestion of immunity", una misura legale che stando a quanto
stabilito dalla Corte Suprema dev'essere obbligatoriamente recepita
dai tribunali di grado inferiore.

Keisler ha ufficialmente informato il tribunale che Benedetto XVI gode
di immunità come Capo di Stato, sottolineando dunque che avviare il
procedimento sarebbe «incompatibile con gli interessi della politica
estera degli Stati Uniti», che dal 1984 hanno allacciato rapporti
diplomatici con la Santa Sede. La stessa Ambasciata del Vaticano a
Washington aveva chiesto all'Amministrazione di intervenire con la
"immunity suggestion" e chiudere il caso.
Nel corso del mese di agosto, Daniel J. Shea, l'avvocato americano che
aveva citato in giudizio il Pontefice quando era ancora Cardinale, era
venuto a Roma su invito del partito Radicale; in quell'occasione aveva
auspicato che George W. Bush non concedesse l'immunità diplomatica a
Papa Benedetto XVI nell'ambito del procedimento - civile, non penale -
aperto in Texas. Lo scomodo caso era approdato infatti anche sul
tavolo del presidente degli Stati Uniti.
Insieme a Joseph Ratzinger, nel procedimento aperto nel gennaio 2005
sono citati l'arcivescovo di Galveston, monsignor Joseph Fiorenza e i
sacerdoti Juan Carlos Patino Arango e William Pickard. Patino,
colombiano di nascita, è attualmente latitante ed era stato accusato
da tre giovani che frequentavano la chiesa di San Francesco di Sales,
a Houston: le molestie risalirebbero alla metà degli anni Novanta, e
contro il seminarista è stato aperto un procedimento penale.
Le accuse mosse a Ratzinger riguardano invece un documento emesso nel
1962 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede: una "Istruzione"
dal titolo "Crimen Sollicitationis", che sanciva la competenza
esclusiva della stessa Congregazione su alcuni gravi delitti, secondo
quanto stabilisce il Codice di Diritto Canonico, tra cui «la
violazione del Sesto Comandamento (Non commettere atti impuri) da
parte di un membro del clero con un minore di 18 anni». Inquadramento
assurdo, secondo l'avvocato Shea, visto che a differenza degli altri
delitti (dalla violazione del sigillo sacramentale a quelli contro il
sacramento eucaristico) la pedofilia «è un reato, non un peccato».

Secondo il Vaticano il documento "Crimen Sollicitationis" sarebbe
decaduto, ma secondo Shea non è così: l'avvocato aveva citato una
lettera del 18 maggio 2001, di cui era giunto in possesso, firmata da
Ratzinger e dall'arcivescovo Tarcisio Bertone, all'epoca segretario
dell'ex Sant'Uffizio, in cui si parlava del documento del 1962 «in
vigore fino ad oggi».

E' sulla base di questa lettera che Shea aveva accusato Ratzinger di
aver "coperto" le molestie sessuali su minori: «Questo documento
dimostra l'esistenza di una cospirazione per nascondere questi
delitti». Un'accusa «individuale, non legata alla funzione di Prefetto
della Congregazione ricoperta da Ratzinger» secondo Shea. L'avvocato
aveva raccontato che in un primo tempo Ratzinger non aveva risposto
alle accuse, ma quando il processo ha preso il via, gli avvocati del
Cardinale - a quel punto divenuto Papa, il 19 aprile scorso - avevano
richiesto al Governo degli Stati Uniti l'immunità riservata ai capi di
Stato. Il coinvolgimento di esponenti delle gerarchie cattoliche nelle
inchieste giudiziarie sulla pedofilia non è insolito, ma di norma i
procedimenti giudiziari non potevano essere avviati perché era
impossibile consegnare agli accusati i documenti legali necessari: la
denuncia contro Ratzinger è invece potuta andare avanti perché
l'allora Cardinale ricevette personalmente l'atto di accusa. In
agosto, Shea aveva dichiarato che in caso di concessione dell'immunità
avrebbe dato battaglia: in primo luogo, perché all'epoca dei fatti
contestati Joseph Ratzinger era un semplice cardinale, e poi perché
"riconoscere la Santa Sede come uno Stato sarebbe una violazione della
Costituzione statunitense", in particolare della "establishment
clause" che proibisce leggi che proteggano in modo speciale
confessioni o organizzazioni religiose.
20 settembre 2005

Da hiei.

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