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Kill Bill (the fight for freedom)

 
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vicesceriffo
FF Sacrificed


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MessaggioInviato: 16 Lug. 2004, 18:49    Oggetto: Rispondi citando


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vieni qui, stupendo ammasso di materialismo dialettico
tupatupatupatupa
♥♥♥
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Demone
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MessaggioInviato: 21 Lug. 2004, 12:46    Oggetto: Rispondi citando

L’operazione è di quelle che lasciano il segno. Microsoft pagherà ai suoi azionisti, a partire dal 2 dicembre, un dividendo pari alla cifra complessiva di 75 miliardi di dollari. L’operazione si articola sul riacquisto, in quattro anni, di 30 miliardi di azioni e sulla distribuzione di 3 dollari, una tantum, per ogni azione posseduta. La decisione è venuta dopo che le maggiori cause legali, che vedevano Microsoft protagonista, sono praticamente concluse. Ciò ha reso possibile mettere mano alla risistemazione della liquidità dell’azienda. Bill Gates, che possiede 1,1 miliardi di azioni Microsoft, ricaverà un dividendo da 3 miliardi di dollari. Ha già dichiarato che li devolverà tutti alla fondazione Bill e Melinda Gates, che finanzia attività sociali e umanitarie


Microsoft-Lindows, i termini dell’accordo

L’accordo prevede il pagamento di 20 milioni di dollari, in cambio del passaggio del marchio e relativi domini Lindows a Microsoft. Linspire il nome ufficiale del sistema operativo nel mondo.

Linspire, nome già usato da Lindows per i prodotti venduti in Europa dallo scorso aprile, diventa il nuovo nome di Lindows, che cede di fatto il marchio a Microsoft in cambio di 20 milioni di dollari. Il passaggio del marchio Lindows alla società di Bill Gates include tutti i domini registrati che contengo “indows” o “indoz”.
L’accordo prevede che i siti Web con queste denominazioni saranno di proprietà di Lindows ancora per i prossimi quattro anni, ma solamente per consentire il passaggio dal vecchio al nuovo sito linspire.com. Lindows ha tempo due mesi per cessare completamenete l’uso del nome ed effettuare il passaggio a Linspire, che in Europa era di fatto già iniziato.
Con questo accordo termina una lunga battaglia legale intrappresa da Microsoft circa due anni fa, in difesa del nome del proprio sistema operativo, considerato troppo simile a quello adottato dal sistema open source.
Soddisfazione da entrambe le parti, ma molti osservatori ritengono che a guadagnarci di più sia Lindows che non solo intasca un bel po’ di soldi, ma porta a casa una licenza valida per quattro anni, che le permette di inserire all’interno di Linspire alcune parti di Windows Media. Lindows, da parte sua, rinuncia a usare altre componenti di cui non aveva l’autorizzazione. In definitiva, un buon affare per entrambe, ma Lindows nel frattempo ha usufruito di una notorietà a livello mondiale, che non avrebbe mai potuto ottenere se non investendo moltissimo denaro…



Reazione agli stimoli acustici più veloce con il cellulare.

Tempo di reazione più veloce agli stimoli acustici in seguito all'esposizione al campo elettromagnetico. Lo dimostra una ricerca del dipartimento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, condotta assieme al dipartimento di Ingegneria elettronica e pubblicata sulla rivista NeuroReport. Lo studio aveva come obiettivo l'analisi degli effetti a breve termine a carico delle prestazioni psicologiche e cognitive inseguito all'esposizione di breve durata a segnali GSM.
I risultati suggeriscono che la presenza del campo elettromagnetico induce una velocizzazione nella risposta agli stimoli acustici, riducendo il tempo di reazione di circa il 10%.
La vera scoperta sta nel fatto che l'effetto non rimane circoscritto al momento in cui i soggetti sperimentali sono esposti al segnale, ma diventa più intenso con il trascorrere del tempo, raggiungendo il picco intorno al ventesimo minuto dallo spegnimento del cellulare, per poi esaurirsi completamente entro 40-45 minuti.
"Da questo esperimento - dice Giuseppe Curcio ricercatore del Dipartimento Psicologia della Sapienza - non possono essere tratte conclusioni salienti per la salute umana, poiché la ricerca non riguarda ancora gli effetti riscontrabili a lungo termine ma dimostra, comunque, come brevi esposizioni ai campi elettromagnetici possano influenzare i processi psichici in maniera sostanziale ma assolutamente reversibile".

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http://musumix.blogspot.com/

pereprerepeeee!!! taTAtaTAtaTAtaTAtaTA!!!
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Hiei
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MessaggioInviato: 14 Set. 2004, 10:14    Oggetto: Rispondi citando

Spero che i mod non si irritino troppo se ripesco un topic cosi' vecchio ma vorrei segnalare a chi interessa un paio di articoli che valgono la pena.

Interventi USA el mondo
http://www.disinformazione.it/interventiusa.htm

Cosa nasconde la NASA
http://www.disinformazione.it/nasa.htm

La Coca-Cola e' fuorilegge?
http://www.disinformazione.it/cocacola.htm

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di quello a cui si debbono mostrare le catene che lo imprigionano perche' divenga consapevole del suo stato"




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Biran
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MessaggioInviato: 14 Set. 2004, 21:09    Oggetto: Rispondi citando

Oddio sono abbastanza scettico su ste cose ripescate da te Hiei...
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Hiei
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MessaggioInviato: 18 Set. 2004, 09:33    Oggetto: Rispondi citando

Libero di credere a quello che vuoi. Non vado certo a fare il maestro di vita che pretende di insegnare agli altri come va il mondo, ho solo riportato documenti pubblici che potevano interessare, sta a voi decidere se vi interessano o che uso farne.
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MessaggioInviato: 19 Set. 2004, 14:19    Oggetto: Rispondi citando

Hiei ha scritto:
Libero di credere a quello che vuoi. Non vado certo a fare il maestro di vita che pretende di insegnare agli altri come va il mondo, ho solo riportato documenti pubblici che potevano interessare, sta a voi decidere se vi interessano o che uso farne.

Eh mi sembra anche il minimo direi...

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Hiei
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MessaggioInviato: 22 Set. 2004, 11:49    Oggetto: Rispondi citando

Mah, qua in Grecia sembra lo sport nazionale...

EDIT: toh, un altro articoletto su cui essere scettico che potrebbe interessare anche Akito:

http://www.disinformazione.it/reich2.htm

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Akito
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MessaggioInviato: 10 Nov. 2004, 11:07    Oggetto: Rispondi citando

Hiei ha scritto:
Mah, qua in Grecia sembra lo sport nazionale...

EDIT: toh, un altro articoletto su cui essere scettico che potrebbe interessare anche Akito:

http://www.disinformazione.it/reich2.htm



Cacchio! L'ho visto solo ora...

Comunque è un'articolo che mi ha interessato sino ad un certo punto, visto che andando sul sito ufficiale si può notare come abbiano sfruttato l'argomento per farne una poi "una televendita" di oggetti assurdi stile Vanna Marchi

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Hiei
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MessaggioInviato: 13 Gen. 2005, 10:47    Oggetto: Rispondi citando

Alex Zanotelli ha scritto:
Cito dal testo del capitolo 11: «In una cornice faraonica all'interno dell'hotel Hilton Cavalieri di Roma (uno dei più lussuosi e costosi per vip della capitale) dove tutte le multinazionali che producono psicofarmaci hanno comprato enormi spazi per propagandare i loro prodotti agli psichiatri presenti, si è svolto il nono congresso della Società italiana di psicopatologia, una vera e propria fiera mercato. Tremila psichiatri con una spesa di iscrizione di circa 800mila vecchie lire cadauno (nell'80% dei casi completamente pagati dalle aziende produttrici) hanno partecipato accumulando crediti formativi, in un contesto condotto da cattedratici universitari specialisti di una psichiatria erede di Lombroso [quello che aveva fatto internare nei manicomi moltissimi anarchici, sostenendo che chi non tollerava lo Stato non poteva che essere pazzo, N.d.A.], che hanno presentato dati epidemiologici alla stessa maniera dei maghi delle varie televendite, al punto che qualcuno, ancora in grado di fare ironia in un contesto siffatto, li ha definiti le "Vanna Marchi della psichiatria". Purtroppo in una cornice di questo tipo, in cui ben 17 simposi sono stati letteralmente condotti (spesso con colazioni di lavoro) dalle diverse case farmaceutiche, anche i principali mass media sono caduti nella trappola della presunta scientificità dei dati». Basterebbe un commento come questo per capire quello che sta avvenendo.

E in quel convegno i dati presentati sono incredibili, diffusi appositamente per propagandare certe cose, presentati e spacciati per dati scientifici. Per esempio, si è detto che la depressione in Italia colpisce una donna su 4 e un uomo su 10 almeno una volta nella vita, per cui circa dieci milioni di italiani, il 18% della popolazione adulta del nostro Paese, potrebbero essere affetti da questa "malattia". A quel convegno è stato detto anche che una donna su 10 in gravidanza è depressa e che il 50% dei bimbi che nascono va incontro a disturbi di tipo psicopatologico. Da qui il salto è poi facilissimo; se questa è la situazione, la soluzione è rappresentata dagli psicofarmaci, anche ai bambini. Tutto ciò è di una gravità estrema e fa bene Claudia a reagire in questo libro con rabbia. Perché tutto questo minaccia la nostra stessa società civile, la nostra convivenza sociale, il nostro essere uomini e donne. C'è qualcosa di profondamente demoniaco in tutto ciò, e non parlo di demoni con le corna, ma di demoni che conosciamo ormai molto bene in questa nostra società. E la proposta di legge avanzata da Burani Procaccini e Naro rende un favore molto grande, come dice bene il libro, alle lobby farmaceutiche perché lascia intendere chiaramente che la scelta è quella di premere al massimo per l'utilizzo massiccio degli psicofarmaci e di diffondere un allarmismo assolutamente eccessivo, facendo passare il diffuso disagio esistenziale odierno per malattia mentale. E qui davvero secondo me si tocca un altro aspetto fondamentale; un passaggio del libro è cruciale, quello dove si afferma che «in questo modo lo psicofarmaco si trasforma in un diritto, da imporre se necessario in nome del bene del singolo e della collettività.

Ed è proprio qui che si scopre il gioco, che il meccanismo diventa chiaro, è questo il business: psicofarmaci gratuiti per una schiera sempre più vasta di malati, ma in verità a carico di tutti i contribuenti per la gioia delle case farmaceutiche che li producono». Tutto questo pone dei problemi enormi a tutti quanti. Verso che tipo di società stiamo andando? Siamo forse manipolati dalla nascita alla morte? Siamo ancora uomini e donne? Come fare a parlare di diritti umani o di libertà davanti a cose come queste? E tutto in nome del profitto. E’ questo che rende particolarmente importante il grido di Claudia, perché parla a nome di tutti gli emarginati, a nome di tutta la gente disprezzata del Nord del mondo, lo fa in nome di tanti cittadini letteralmente presi in giro.

Prefazione al libro "Sanita' Obbligata" di Claudia Benatti

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Hiei
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MessaggioInviato: 10 Giu. 2005, 15:10    Oggetto: Rispondi citando

Beppe Grillo (www.beppegrillo.it) ha scritto:
Il trionfo della Giustizia

Oggi esiste l’industria del falso del falso.
Pura schizofrenia.

Il mensile Wired ha riportato a suo tempo che più copie si fanno, più aumenta la produzione discografica.
Il falso si sostituisce al vero. Un americano su quattro ha un masterizzatore e uno su due scarica dalla Rete di tutto.

Chi ci perde e chi ci guadagna in questo gioco? Ci perdono i rivenditori, i distributori. Tutto ciò che sta in mezzo, che è inutile.
Ci guadagnano i produttori, quindi gli artisti e chi li segue.

Gli artisti americani dalla diffusione della Rete ci hanno guadagnato, hanno aumentato i loro profitti.

Tutto questo discorso per dire che ancora una volta in Italia ha trionfato la Giustizia:

- indagate 55 persone su tutto il territorio nazionale per condivisione di brani musicali, di film e di software, peer to peer (P2P), facenti capo a un’organizzazione chiamata Cucciolandia (con questo nome non può che essere pericolosissima…)

- impegnati agenti di Pescara con colleghi di Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Campania e Veneto

- elaborato un software per la decodifica e la ricostruzione dei dati intercettati insieme a un’applicazione di analisi relazionale (c…o se siamo avanti!)

- individuate 100.000 persone

- la Fimi, federazione dell’industria musicale italiana ha espresso forte soddisfazione.


Ora, io mi pongo alcune domande:

- se sono state esaminate le comunicazioni di 100.000 persone, gli è stato chiesto prima il permesso?

- se invio un file a un mio amico che è collegato in Rete in modalità P2P, chiunque può spiarci ipotizzando a priori un reato?

- se invio una lettera chiunque può aprirla?

Riporto (ancora) una frase di Ian Clarke, fondatore di Freenet:
“l’unico modo per assicurare la sopravvivenza della democrazia è avere la garanzia che il governo non controlli la possibilità dei cittadini di condividere informazioni e di comunicareâ€.

Non confondiamo la democrazia con i diritti d’autore…

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MessaggioInviato: 14 Ott. 2005, 12:41    Oggetto: Rispondi citando

Questa mi è arrivata per e-mail e non sapevo dove metterla:




Automobile ad aria compressa...

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che
veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l'ha mai vista in Tv?

Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.

Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti: Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del 2006... Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?

Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.

Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che l'"informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo....invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste
informazioni!!! LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!

Link utili: http://www.eoloenergie.it/html/ita.html

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MessaggioInviato: 14 Ott. 2005, 17:36    Oggetto: Rispondi citando

Non vorrei dire che tempo fa uno inventò delle centrali che funzionavano a camino di aria, non consumando nulla, e non inquinando. La mafia russa gli offrì un pacco di solci per tacere,e lui rifiutò. Poi misteriosamente lui e il co-progettista son spariti...
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quanto mi manca tutto questo...
e anche questo



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MessaggioInviato: 14 Ott. 2005, 17:51    Oggetto: Rispondi citando

sephirot ha scritto:
Poi misteriosamente lui e il co-progettista son spariti...


Chissà come mai ...

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MessaggioInviato: 01 Nov. 2005, 22:14    Oggetto: Rispondi citando

dal blog di Beppe Grillo:




Bill Gates è passato per Milano per vendere la sua merce allo SMAU e ha rilasciato un’intervista da non credere.

Intervistatore: “L'Europa e in particolare l'Italia non sono in ritardo? L'economia italiana si regge su piccole aziende, quindi non pare in condizione ideale per lo sviluppo della tecnologia e della ricerca. Come vede il nostro futuro? Cosa dovremmo fare? E cosa può fare Microsoft?
Ogni volta che lei viene in Italia passa da Milano. La città di Leonardo, di cui lei è estimatore. La capitale della cultura scientifica italiana. Ora, sembra, anche della crisi italiana.â€

Bill Gates: "Crisi? Quale crisi?".

Intervistatore: “Lei non ha questa percezione?â€

Bill Gates: “No. Innanzitutto a me piace molto Milano, che trovo bellissima, come mi piacciono Roma e altre città che conosco anche come turista. Lei parla di crisi. Molti paesi, non solo l'Italia, devono cogliere l'occasione al volo, muoversi con grande rapidità, cambiare. Se non lo fa Milano, il resto d'Italia non lo farà. I business-leader sono qui, tocca a loro progettare le riforme, il futuro. Io sono convinto che i business-leader italiani siano ottimi. Ho appena incontrato gli uomini di Capitalia, lavoro con Telecom, con cui stiamo testando nuove tecnologie...â€.

Intervistatore: “Alcuni Paesi, non solo la Cina, hanno introdotto restrizioni. Questa politica minaccia il libero sviluppo di Internet? Deve cambiare in futuro?â€

Bill Gates: “Restrizioni ci sono sempre state. La stampa non può riprodurre il lavoro altrui. In Germania è vietata la propaganda nazista. Nella maggior parte dei Paesi ci sono divieti in tema di pornografia e pedofilia. Tutti hanno un certo livello di restrizione, anche gli Stati Uniti, dove siamo piuttosto liberali ma abbiamo limiti, magari anche salutari. Il nuovo sistema operativo Windows Vista, ad esempio, consentirà ai genitori di inibire ai figli l'accesso ad alcuni siti webâ€.




Povero Bill, è stato informato sull’Italia da Geronzi e dal tronchetto dell’infelicità e, in buona fede, lui ci crede.
Sulla Cina poi non sa nulla e infatti parla d’altro.

Aiutiamolo.
Inviamo alla email di Microsoft Italia: infoita@microsoft.com, informazioni e la nostra opinione sulla crisi dell’Italia e sulla repressione, attraverso Internet, in Cina, perché lo informi.


Ps: In questi giorni Windows compie 20 anni. Windows è un programma proprietario di Microsoft e la sua diffusione ha reso ricco Gates.
Ma i programmi proprietari non dureranno altri venti anni, forse neppure dieci. L’alternativa è rappresentata dall’ open source, programmi resi disponibili gratuitamente in rete, uno di questi si chiama Linux, usatelo al posto di Windows, come ho deciso di fare anch’io.

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MessaggioInviato: 14 Nov. 2005, 19:37    Oggetto: Rispondi citando

NON MI PIACCIONO I POPOLI ''ELETTI DA DIO''
di Massimo Fini

Caro Direttore,
Massimo Fini viene ospitato il 4 novembre sulla prima pagina del Gazzettino per commentare la fiaccolata in solidarietà con Israele e con i suoi usuali toni polemici e controcorrente si dichiara antisemita.
La polemica è contro una stupida e ingiustificabile affermazione del portavoce della comunità ebraica di Roma che indicava come nemici di Israele e degli ebrei italiani tutti coloro che si fossero dissociati dalla manifestazione.
Tuttavia le affermazioni di Massimo Fini non solo sono - come sempre nel suo stile estremo - provocatorie, ma, ahimè, veritiere. Va ad onore della sua onestà intellettuale il fatto di dichiararsi esplicitamente antisemita. A prescindere dalla polemica contingente, infatti, sono tali e tanti i momenti della carriera giornalistica di Fini caratterizzati da una costante polemica a senso unico contro Israele e contro gli ebrei, che nessuno fra i suoi numerosi lettori aveva più dubbi in proposito.
Gadi Luzzatto Voghera



Caro Luzzatto,

mettiamo alcune cose in chiaro. Mia madre, Zinaide Tobiasz, era un'ebrea russa che ha visto sterminati tutti i suoi famigliari (genitori, sorella, fratello, zii, cugini) durante la seconda guerra mondiale. I suoi ebbero la sfortuna di trovarsi sul fronte sovieto-tedesco che fu il più feroce perché i contadini russi difesero con le unghie e con i denti la loro terra, a maggior gloria di Stalin che li aveva sterminati a milioni. Non sappiamo se i familiari di mia madre furono semplicemente vittime della guerra o anche del loro essere ebrei. Non lo sappiamo perché, dopo la guerra, i miei genitori fecero fare delle ricerche dalla Croce Rossa Internazionale, ma di quelle persone non si trovò alcuna traccia, sparite nel nulla.

Per gli ebrei, che seguono la linea matrilineare, io sono quindi teoricamente un ebreo. Ma io non mi sento tale. Perché non sono stato educato in quella cultura. Mia madre fa parte infatti di quei casi - non rari - di ebrei che furono talmente choccati dalle violenze antisemite degli anni Trenta e Quaranta da rimuovere le proprie origini, anche quando, dopo la guerra, non c'erano più pericoli. Ciò dice, di per sè, della spaventosa ferocia di quelle persecuzione. È difficile quindi pensare che io non abbia sensibilità per la questione ebraica. Tuttavia non mi sento ebreo. Anche per un altro motivo. Da anarchico-individualista qual sono non mi piacciono le appartenenze appioppate dall'alto, culturali o razziali che siano. Io appartengo solo a me stesso. Per questo non mi interessa se la persona che mi sta davanti è un ebreo, un arabo o un malgascio, mi interessa innanzitutto chi è lui come persona.

Dalle mie labbra e dalla mia penna non è quindi mai uscita una parola contro un ebreo o un negro o un arabo o un malgascio solo perché tale. Naturalmente posso preferire una cultura a un'altra o, da agnostico qual sono, una religione a un'altra. Non ho simpatia per "le tre grandi religioni monoteiste" perché vedo nel monoteismo la radice dell'intolleranza e del totalitarismo. Preferisco le religioni africane, che non hanno Iddii unici e, a volte, nemmeno pantheon di Dei, ma una concezione magica della vita e della natura e spiritualizzano anche la materia laddove noi occidentali, nel solco del pensiero giudaico-cristiano, poi secolarizzato dall'Illuminismo, abbiamo finito per materializzare anche l'uomo. Ancor meno mi piace che un popolo si consideri "eletto da Dio" perché vi trovo, in nuce, le radici di quel razzismo di cui poi proprio gli ebrei sarebbero stati così atrocemente vittime. Se esistono popoli "eletti" vuol dire che gli altri, i "non eletti", sono inferiori. Quando sento parlare di "popoli eletti" e di "razze superiori" mi vengono i brividi.

La sua affermazione che criticare Israele vuol dire, per ciò stesso, essere antisemiti, è inaccettabile. Perché significa impedire la critica a uno Stato e alla sua politica sotto il ricatto morale dell'antisemitismo. Israele non è il Male, come pensa il presidente iraniano, ma non è nemmeno il Bene. È uno Stato come gli altri verso il quale si deve poter conservare il diritto di critica.

Trovo inaccettabile l'eterno ricatto morale che, oggi, viene fatto per cui Israele dovrebbe godere di un trattamento di privilegio in ragione dell'Olocausto. Lo trovo inaccettabile e oltraggioso. Oltraggioso per quei sei milioni di ebrei morti e oggi strumentalizzati per ragioni che con la loro tragedia non hanno più nulla a che fare.

Massimo Fini

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