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Autore Messaggio
Akito
FFSpirit vecchiume
FF God


Registrato: 14 Giu. 2004
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Località: sti gran cazzi
MessaggioInviato: 22 Mar. 2005, 11:19    Oggetto: Rispondi citando

Arcanum ha scritto:
[color=white] Allora parlò Gangleri: «Tu dici che tutti gli uomini che sono caduti in battaglia dall'inizio del mondo sono ora giunti da Odino nella Valhalla. Ma che cosa ha da dar loro da mangiare? Penso che là ci debba essere una folla enorme. »
Allora Hár rispose: « Vero è ciò che tu dici, là c'è una folla enorme; e molto più grande ancora dìventerà, e tuttavia parrà assai scarsa quando verrà il lupo. Ma mai ci sarà nella Valballa una folla così grande che non possa bastare per loro la carne di quel verro che si chiama Sæhrímnir. Esso vien cotto ogni giorno ed è [di nuovo] integro la sera.


Insomma nel Valhalla si sarebbe trovato il modo di rigenerare il cibo?
Vabbè, cazzate a parte, ma se il Valhalla è il "paradiso" dei guerrieri morti in battaglia? Il resto delle persone dove finivano?

Comunque è interessante ... ho trovato altre informazioni utili su di esso:

Il pensiero di ogni guerriero nell'attimo prima di indossare le armi e prepararsi alla battaglia era dedicato alla Valhalla. Ognuno scacciava la paura della morte, che aggrediva anche il più prode dei guerrieri, pensando al maestoso edificio che si stagliava, luminoso e d inaccessibile, lassù nel cielo, in mezzo alle dimore degli dèi, in Asgardh.

Le travi che sostenevano l'immenso palazzo erano fatte con le lance acuminate dei più temerari guerrieri; il tetto poi era ricoperto di rilucenti scudi d'oro, finemente istoriati con scene di guerra; gli arredi interni erano fatti con le vesti dei soldati che fino all'ultimo respiro si erano battuti, sprezzanti del pericolo, in guerra.

Ma solo i guerrieri più valorosi, gli einheriar, potevano oltrepassare una delle 540 porte della Valhalla, porte grandiose: da ognuna di esse potevano passare ben ottocento guerrieri allineati spalla a spalla.

E proprio presso una di queste entrate si poteva assistere allo spettacolo offerto da un abilissimo giocoliere, capace di lanciare in aria ben sette spade d'oro massiccio, affilate come rasoi, e poi riprenderle al volo.

La porta principale, però, quella destinata ai guerrieri scelti da Odino stesso e da lui presidiata, si trovava ad occidente: è il Valgrind, un maestoso cancello chiuso ermeticamente con una formula magica.

Prima di varcare il Valgrind, i meritevoli trapassati dovevano guadare a nuoto il fium Thund, attraversato da correnti insidiose e i cui flutti, infrangendosi su rocce taglienti, rimbombavano cupamente tutt'intorno.

Il cancello, poi, era sorvegliato da un lupo famelico, emblema della ferocia guerresca, e da un'aquila, possente signora dei rapaci, o volatili guerrieri per eccellenza.

Nel cortile avevano luogo quotidianamente dei combattimenti tra dei veri e propri zombies (tali sono infatti gli einheriar) che ovviamente erano immuni da ogni ferita. Inoltre i campioni si allenavano improvvisando giostre cavalleresche, per preparsi alla suprema ed ultima battaglia che avrà luogo alla fine dei tempi, quando, insieme ad Odino, saranno chiamati a combattere contro gli oscuri abitanti di Muspellheim.

Altri personaggi essenziali della Valhalla erano le Valchirie, "coloro che scelgono gli uccisi in battaglia". Semidivinità femminili, armate di scudo e di lancia, invulnerabili ed immortali, le Valchirie cavalcavano nell'aria, durante le battaglie, sempre al fianco di Odino, pronte a raccoglire gli spiriti degli eroici combattenti.

Nella Valhalla, però, le straordinarie amazzoni erano le coppiere dei campioni, ai quali portavano coppe ricolme di spumeggiante birra.

Le strenue servitrici dei protetti di Odino, e che occasionalmente erano anche loro amanti, avevano dei nomi che richiamavano lo spirito guerriero. Così c'era Hrist, "colei che fa tremare"; Skögul, "furente"; Hild, "la guerriera"; Randgrindhr, "portatrice di scudi"; Geriahodhm, "battaglia di lance"; Herfjötur, "vincolo delle schiere"; Göll, "la rumorosa".

Benchè fossero passati a miglior vita, i guerrieri conservavano tutto il loro famelico appetito e la loro sconfinata sete. La moltitudine di eroi veniva sfamata quotidianamente dal cuoco Ahdhrimnir, "faccia di fuliggine", che ogni giorno cuoce il cinghiale Sohrminir, dotato dello stupefacente potere di resuscitare ogni volta all'alba, pronto per essere nuovamente cucinato nel pentolone Eldhrimnir, la "fumosa".

Come bevanda degli eroi, oltre alla birra, sorseggiavano in continuazione l'idromele che sgorgava a fiotti dalle poppe di Heidrunn, una gigantesca capra che, appoggiava le zampe posteriori sul tetto della Valhalla, brucava le foglie del pino Löradhr, epigono del frassino del mondo.

Il divino patrono degli einheriar, il sommo Odino, si nutriva, invece, esclusivamente di vino, uno squisito nettare preparato apposta per lui.

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Hiei
Guerriero Nero
FF Sacrificed


Registrato: 20 Gen. 2004
Messaggi: 2989
Località: Oscurità
MessaggioInviato: 15 Giu. 2005, 20:02    Oggetto: Rispondi citando

Saluto il ritorno di Nova postando una lettera trovata sull'ultimo numero di "Berserk" che riporta paralleli con la mitologia nordica e ne cita alcuni dettagli degni di interesse:

Cominciamo dalla mano di Gatsu: Tyr, figlio di Odino, per convincere il lupo Fenrir a farsi incatenare, mise il braccio nelle sue fauci, il quale non riuscendo a liberarsi divorò il braccio sinistro della divinità. Passiamo a Odino, padre di molte divinità, il cui compito era quello di far rispettare l'ordine. Non tutti sanno che Odino era privo di un occhio...ma la divinità a cui secondo me Gatsu somiglia di più è Thor, il dio dei fulmini e della forza, dal carattere burrascoso e rissoso, preposto allo sterminio del male. Nelle leggende nordiche il male era personificato da Loki, fratello di Thor, il gigante o il serpente che cingeva il mondo. Insomma, Thor aveva la missione sovrumana di sterminare creature di gran lunga superiori agli umani. C'è un racconto in particolare che mi piace e riguarda i doni che i nani fecero agli dei: un giorno Loki tagliò i capelli della moglie di Thor, ilquale promise una morte dolorosa al fratello se non avesse rimediato. Loki giurò di riuscire a convincere i nani a risolvere la faccenda. I nani fecero una parrucca di capelli d'oro talmente bella che i capelli cresevano come fossero veri, diedero inoltre la lancia Gugnir a Odino e una nave magica a Freyr. Loki, che era ambizioso e ingannatore, sfidò i nani dicendo loro che non sarebbero stati capaci di costruirealtri tre artefatti di pari valore. I nani, che come ben noto sono molto orgogliosi, non si tirarono indietro e costruirono altri oggetti. Il primo fu l'anello Draupnir, che tuttavia non suggerise similitudini con la storia del manga, il secondo era un vello d'oro, che se usato per sellare i cavalli permetteva alla cavalcatura di correre come il vento anche di notte in mezzo ai boschi. Non vi ricorda il cavallo del Cavaliere del Teschio? Ma il terzo oggetto è il più vicino alle vicende di Gatsu: si tratta del martello Mjolnir, l'arma magica di Thor. I nani si dispiacquero nel dover dar ragione a Loki, non riuscirono infatti a costruire un martello perfetto: aveva il manico corto. Era un martello che tradiva la natura stessa dell'arma offensiva perchè non era facile da maneggiare: il peso concentrato e laleva corta ne impedivano l'uso. Nonostante tutto, Thor ne fu entusiasta: poichè la sua cintura ne moltiplicava la forza, egli non ebbe mai problemi a maneggiare l'arma. Anche l'Ammazzadraghi viene giudicata da Godor inadatta al combattimento, ma è l'unica arma in grado di fronteggiare i "draghi" con cui si scontra il guerriero marchiato. Un'ultima cosa: la parte centrale del simbolo maledetto di Gatsu è una runa nordica che rappresenta l'albero, l'inizio e la fine, e la distruzione.

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Dire "non mi interesso di politica" è come dire "non mi interesso di sesso" mentre ti stanno inculando

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Nova
Cipresso
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Registrato: 17 Mag. 2004
Messaggi: 1303
MessaggioInviato: 16 Giu. 2005, 13:35    Oggetto: Rispondi citando

Grazie
(anche ad Akito,che ha postato quel bell'articolo)

Loki in realtà non sarebbe un mostro,bensì uno degli dei.Egli rappresenta però l'ambiguità e possiamo chiamarlo il "padre del male",dato che suoi figli saranno numerosi mostri leggendari,tra i quali il serpente marino che cinge la terra (citato nella lettera) e Fenrir,il lupo che ucciderà Odino.
Non sapevo il significato di quella runa,yeah
Berserk devo leggermelo tutto e bene.....

Alla domanda di Akito rispondo:

il resto delle persone finiva a Hel,un luogo cupo e triste(ma non di supplizio come l'inferno cristiano).I nordici evidentemente consideravano la battaglia come la realizzazione massima della vita umana(mentre,ad esempio,nel cristianesimo l'attività realizzatrice mi pare sia il sacrificarsi per gli altri,il donarsi agli altri) e ritenevano triste un esistenza ed una morte priva di essa.

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Akito
FFSpirit vecchiume
FF God


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Località: sti gran cazzi
MessaggioInviato: 16 Giu. 2005, 16:12    Oggetto: Rispondi citando

Finalmente dopo mesi qualcuno mi ha risposto
Grazie della spiegazione Nova

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Arcanum
FFSpirit Vichingo
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Registrato: 19 Dic. 2003
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MessaggioInviato: 16 Giu. 2005, 17:13    Oggetto: Rispondi citando

Chiedo venia Aki, mi era completamente passato di mente ._.
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Akito
FFSpirit vecchiume
FF God


Registrato: 14 Giu. 2004
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Località: sti gran cazzi
MessaggioInviato: 16 Giu. 2005, 18:27    Oggetto: Rispondi citando

Arcanum ha scritto:
Chiedo venia Aki, mi era completamente passato di mente ._.



>>>Off Topic________

no, no e no! Sarai punito severamente per questa mancanza!
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