Che poesia! :)

[Blade]

il dicorso di hiei poteva esere interessante, peccato che hai postato solo oggi e non ho potuto aggiornarlo

[sephirot]

Hiei, ti parafraso qualcosa che avevo letto non so dove: (ora che ci penso, Violence Jack dell'amico Nagai) tutti gli animali si accorgono di un disastro imminente, ma la nostra mente è stata talmente parassitata dalla cosiddetta "intelligenza" che non diamo retta al nostro istinto, anche perché anche in caso di pericolo pensiamo a cose futili quali il posto di lavoro, le case etc.

[Nova]

OT: Buona citazione.

[sephirot]

RiOT: grazie. Io non ho mai considerato la poesia come qualcosa di chiuso tra rime e versi, anche quella la sopra per me è poesia.

[Nova]

...

[sephirot]

Non ho capito questi tre puntini, ma essendo tu non mi meraviglia.

[_Tifa_]

mm...Nova è d poke parole ripeto
cmq non è ke abbia molte d ste cose.. magari ci rifletto

[Capitan_Harlock_84]

[Wyrda]

Allo specchio di Ulisse Da Itaca

Pensieri perpetui, medesime visioni
identica la percezione delle usate cose intorno
e oggetti e sogni e gesti da sempre e per sempre
alla consuetudine inchiodati: un profumo d'eterno
Allora perché, dimmi
Io sono io
t'imploro
Io sono io
ti grido addosso
Io sono io
ti urlo contro con tutta la rabbia
e la forza della disperazione umana
Io sono io…

e rido

Rido di me e di te
che non rispondi
e che mi guardi freddo negli occhi
mentre giorno per giorno
sordo al mio dolor
inesorabilmente
muti

[Kira*]

...wow...
Che gente profonda...!

Anche io guardo se ho qualcosa... poi posto se trovo..!

[Akito]

"La poesia è il salvagente cui mi aggrappo quando tutto sembra svanire. Quando il mio cuore gronda per lo strazio delle parole che feriscono, dei silenzi che trascinano verso il precipizio. Quando sono diventato così impenetrabile che neanche l'aria riesce a passare."

felix

[Marsh`]

I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed;

And on the pedestal these words appear:
' My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair! '
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away.



trad. (non so se e' corretta, l'ho trovata su internet)


Incontrai un viaggiatore, veniva da un'antica
terra e mi disse: Due immense gambe di pietra
s'ergono nel deserto, senza tronco. Vicino sulla sabbia,
giace a metà sepolto un viso smozzicato, e il cipiglio,
le labbra corrugate e il suo ghigno di freddo comando
dicono come esattamente lo scultore
abbia letto passioni che ancora sopravvivono, impresse
a quelle cose morte, alla mano che un tempo
le interpretò, e al cuore
che le nutrì, sul piedistallo appaiono
queste parole: "Il mio nome è Ozymandias, re dei re:
guardate alle mie opere, o Potenti, e disperate!"
Nient'altro resta. Attorno alle rovine
di quell'enorme relitto, le nude e sconfinate
sabbie deserte e piatte si stendono lontano.


Percy Bysshe Shelley

[Wyrda]

Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, nec scire utrum sis albus an ater homo.
non me ne importa niente, Cesare, di volerti piacere, nè di sapere se sei bianco o nero.
di Catullo (questo sì che si chiama parlare)

[Marsh`]

belle parole, peccato poi che nella vita Catullo non è che si sia poi così impegnato politicamente eh

Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi

finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios

temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!

Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,

quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare

Tyrrhenum, sapias, vina liques et spatio brevi

spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida

aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.



trad:


Tu, Leuconoe, non chiedere (ci è vietato saperlo)

quale sorte a me e a te abbiano dato gli dei

e non forzare nemmeno la cabala di Babilonia.

Oh, come è meglio subire dolcemente

ogni cosa che avverrà; se ancora inverni

ci riserva Giove, e questo

che spacca in ultimo le onde del Tirreno.

Sii saggia, filtra i vini, e poichè la vita

è effimera, spera poco. Parlando,

passa il tempo, prendi

il giorno, e non credere all'alba di domani.



Questa è poesia

[Wyrda]